«Nella nostra proposta per la gestione del teatro di Ovada c’era l’ambizione e il desiderio di costruire un polo della contemporaneità, sia nei linguaggi scenici, sia nei temi affrontati. Una costruzione fatta di attualità e memoria collettiva, coinvolgendo il territorio e le sue eccellenze artistiche, e ospitando alcune delle produzioni più significative del nuovo teatro italiano. La stagione 22-23 va in questa direzione, coniugando il divertimento e lo stimolo alla riflessione» dichiara Simona Ressico, direttrice di Hiroshima Mon Amour.